lunedì 7 ottobre 2013

Corea 2013 - Gara


Anteprima di gara allietato da qualche gossip succoso. Prima di tutto c'è quel roumor che girava da diversi giorni secondo il quale la Sauber sta meditando di ingaggiare Barrichello per il prossimo anno. Proprio della serie non si butta via nulla. Per fortuna sono intervenuti proprio oggi dalla Sauber stessa non solo a smentire la notizia ma a farlo con una decisione tale da lasciar intravedere tra le parole un sottotesto del tipo non siamo messi così male.
Segue qualche altra dichiarazione al vetriolo pronunciata da Button, attualmente non particolarmente attivo in pista, ma certamente in sede sindacale a litigare con i potenti della compagnia circa il peso massimo della vettura. Per il prossimo anno sono infatti previsti grossi cambiamenti al reparto tecnico della vettura ma niente circa il peso... il che sta diventando veramente un problema, dice il pilata inglese, per quelli un po' più alti, tipo lui, da anni impegnati a perdere e tenere costantemente sotto controllo il peso per rientrare nei limiti della vettura. La cosa ha del ridicolo e lui si dichiara, a questo punto, stufo di non mangiare
Raikkonen, intervistato dopo la fase di prove libere in cui è finito contro un muro, ha risposto a chi gli chiedeva come erano andate: ovviamente non ha aiutato aver distrutto parte della macchina questa mattina. Penso che con l'età stia anche perdendo ogni filtro inibitorio. Comunque un genio.
Alonso, dopo essersi piazzato sesto in qualifica (ed essere scivolato quintolo sulla griglia di partenza solo grazie all'arretramento di Webber) si è lamentato moltissimo delle gomme ingestibili. Pare che i gommisti gli abbiano consigliato di chiedere a Vettel come usarle.
Partenza: Vettel (già in pole, neanche il caso di dirlo) mette le ali, Hamilton lo segue timidamente, tutti gli altri appaiati si scornano. Massa ha la peggio finendo prima in testacoda, poi in ultima posizione. 
Alonso si piazza sesto e ci rimane per circa metà gara. La battaglia contro Hulkemberg per la conquista del vero titolo di quintolo è stata lunga, estenuante ed a tratti ridicola. Poi finalmente si va ai box per cambiare gomme... ed al ritorno siamo da capo! 
Arrivati a metà gara finalmente gli animi si incominciano a scaldare e la battaglia entra veramente nel vivo, un po' come ogni volta in cui si Vettel si è capito che ha già vinto il titolo. Oggi, a metà gara, quando è stato davvero chiaro a tutti che i 60 punti di distacco da Alonso non sarebbero mai stati recuperati, ma sarebbero addirittura andati ad aumentare, finalmente la situazione è entrata nel vivo e la gara è addirittura diventata piacevole. Un paio di occasioni di mangiarsi alcune unghie, sorpassi, inseguimenti, incidenti  più varie ed eventuali. Tutto questo può anche essere in grado di rendere tutta la faccenda quartotitolomondialeOMGtuttoquestononfiniràmai! un filo più piacevole
1) Di Resta al suo quinto ritiro successivo, questa volta causato da un guasto meccanico che lo ha portato a perdere il controllo della vettura ed a finire per violette. Di questo passo si sta candidando seriamente all'ambito premio domani è un altro giorno 2013. Mazzoni ci ricorda ancora una volta che i commissari da queste parti non sono così abili perchè la Formula 1 fino a qualche anno fa non se la guardavano neanche in televisione, figuriamoci se sanno di cosa c'è bisogno e come si fa il lavoro. Inevitabilmente la macchina di Di Resta è stata portata fuori dalla pista in fretta e senza gravi impedimenti alla gara. Per quello c'è tempo.
2) Rosberg ha illuminato i cieli coreani smerigliando l'alettone anteriore sull'asfalto. Fato vuole che il tutto accada mentre è intento a sorpassare il suo stesso compagno di squadra ma per fortuna la cosa non ha ripercussioni su nessuno. Diversamente da quanto immaginato l'alettore è ceduto da solo, in mezzo al nulla, forse anche lui un filo distratto alla guida, e non per contatto. Mazzoni allarmato "devono fermarlo". Ai box provano a cambiare il musetto, per staccare il vecchio ci manca poco che sia necessario l'intervento di Hulk, poi finalmente tutto va a buon fine ma, dalla pista, Hamilton da buon figlio maggiore lamenta precedenze immeritate "ma dovevo entrare io!". Tutto questo farà perdere al tedesco giusto un paio di posizioni, finendo la gara in 7° posizione.
3) Perez manda in pappa una gomma, lanciando brandelli di pneumatico a destra ed a manca. Per rimuovere quello che di lui rimane in giro per la pista è fatta entrare inutilmente la Safety Car: tutti si ritrovano ai box per cambiare gomme in massa, tranne lo stesso Massa, ed anche Alonso, che dopo la scorsa gara forse hanno deciso di intrapprendere questa nuova strategia. Tra quelli ai box anche Perez che, dopo essersi fatto incipriare il naso, ha avuto modo di tornare in 15° posizione. Nell'attesa dell'esecuzione della regola più stupida del mondo, quella che prevede l'accodamento dei piloti doppiati, che può richiedere anche due giri a vuoto, è possibile vedere la nuova classifica e domandarsi come sia possibile che, nello stravolgimento totale di quasi tutte le posizioni, come è possibile che Alonso sia ancora sesto? Per far capire: Raikkonen era sesto, si ritrova terzo.
4) Webber partito in pollesima posizione per quella faccenduola della tentata strage della scorsa settimana ma ci si è messo d'impegno. Roba che neanche quando parte davanti è possibile vedere. Che poi... la tentata strage non esiste ma questa è un'altra storia. 
A rovinare tutto un problema di gomma che lo porta a rientrare una volta in più del necessario. Dubbioso sull'operato dei suoi meccanici il pilota si domanda il perchè della scelta di gomme. La risposta è degna di rimanere nella storia: non ne abbiamo altre. Se gli sarà possibile arrivare in fondo con queste gomme è una cosa che non sapremo mai: per la seconda volta di fila la sua gara finisce in fumo. 
Attimi di panico un secondo dopo l'uscita della safety car di Perez quando, mentre tutti sono dietro alla battaglia tra Grosjean e Raikkonen, Sutil finisce su Webber, quest'ultimo prende fuoco ed è costretto a fermarsi. Mentre sale una fumata nera nessun commissario si appresta ad andare a spegnere l'incendio ed anche la Safety Car dimostra qualche mancanza costringendo ad entrare una macchina a caso trovata lì fuori. A quanto pare anche la Safety si è dovuta accodare... ma nel frattempo Raikkonen è appiccicato al sedere di Vettel facendo sperare appena per un attimo che sia arrivato qualcuno in grado di non fargli mettere le ali. Dietro si scannano Alonso e Hamilton... ma anche Alonso e Button, in un attimo di entusiasmo dell'inglese probabilmente stupito di vedere un'altra vettura così vicina. Inutile dire che non se ne farà niente, nè in un caso nè nell'altro. Nè nella faccenda Vettel \ Raikkonen. 
Hulkemberg, piazzato ora davanti al muso di Hamilton, si aggiudica oggi il premio di pilota di gara. Giusto così, alla faccia di chi gli vuol male, stato in grado di dettar legge su almeno tre campioni del mondo.
Sul gradino più alto del podio, quindi, anche a questo giro Sebastian Vettel, insieme a Raikkonen e Grosjean. Per una volta ciò che ha seguito gli inni non è stata la solita pioggia di fischi ma, per favore, non è il caso di cantar vittoria. Alla base di tutto non c'è la riuscita di questa gran opera di moralizzazione del pubblico medio, non c'è tutto questo gran rispetto guadagnato in pista chilometro dopo chilometro. Semplicemente, in Corea, non c'è pubblico! Basta aver dato un occhio ad alcune delle gradinate, per pudore effettivamente poco inquadrate in gara, per capire che probabilmente sotto al podio in quel momento non ci potesse essere più che un gruppetto sparuto di soggetti, forse addirittura privo di una vera fede in materia, che di Vettel non hanno neanche il modo di essere annoiati.

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