martedì 5 novembre 2013

Abu Dhabi 2013 - Gara

Monza 2012 - PER - HAM - ALO & FOR(nero)
Se mi chiedeste quali sono le mie tre gare preferite risponderei, senza mezzi termini, Monza, Abu Dhabi e San Paolo. E' chiaro: con Monza c'è soltanto un affetto puramente geografico, poco di più, niente di meno. In quello che pare essere un monto tanto lussuoso, tanto lontano da noi, rilevare qua e la qualche sintomo di italianità fa strano, fa piacere, aiuta a ridimensionare il tutto come se fosse alla nostra portata... e poi c'è lo sfondo, non gialli deserti desolati ma il verde parco di Monza, zeppo di gente seduta sul prato, come se fosse la gita della domenica, e qua e la dei tricolori che sventolano. Uno dei momenti che mi diverte di più stare a guardare è il podio, al di la delle immancabili bandiere della Lega in cerca di un minuto di visibilità, aspetto con ansia di vedere lo schieramento di ministri e personalità varie mandati in missione per consegnare le coppe. Vedere Maroni sorridere a 36 denti ad Alonso mi mette allegria, un senso di futile patriottismo che aiuta di tanto in tanto a ritrovare l'entusiasmo perduto, leggere che la Fornero all'urlo di lei non sa chi sono io ha pretero di entrare in pista mi riporta ad una dimensione terrena. Non siamo in un mondo di magia, ne in una terra di miti.
Su San Paolo di parole in passato ne ho già dette abbastanza...e mi riservo di dirne altrettante al momento giusto. Ora siamo in quel di Abu Dhabi, siamo stati in attesa del compimento del sortilegio e, pur non essendo successo alcun abracadabra, in onore al mio grado di preferenza, mi pare giusto e doversoso spendere qualche parola in più rispetto a quanto fatto in un primo momento.
Ha vinto Vettel e non è neanche più una sorpresa... eppure che sarebbe andata diversamente per un attimo l'ho pensato veramente. O forse l'ho solo sperato. Il sabato non è è stato, a conti fatti, così deludente. C'è stata l'eliminazione precoce  di Alonso che, spinto dal consueto motto sempreverde never give up, si è piazzato ben 11, rimanendo fuori dalla Q3. C'è stata la frittura in olio bollente della vettura di Hamilton che gli ha impedito di terminare la Q3 ma riuscendo comunque a piazzarsi 4°. C'è stata la pole position di Webber a seguito di un anomalo abbassamento delle prestazioni di Vettel nell'ultimo settore dell'ultimo giro veloce compiuto. Tipo il dolcino di ringraziamento. C'è stata anche l'annullamento delle qualifiche di Raikkonen a causa di un ignorabilissimo dettaglio sulla sua vettura che non la avrebbe resa a norma. Kimi è stato pertanto costretto a partire dal fondo... e ci ha solleticato l'idea che fossimo nuovamente davanti ad un qualcosa particolarmente simile all'anno scorso quando a partire dal fondo fu Vettel, da lì a poco tre volte campione del mondo, sotto le rumorose urla di gioia del cavallino sportivo
La realtà ci ha seriamente deluso: Raikkonen, che in questo momento non avrebbe la voglia neanche di tirare una riga con un righello se questo fosse made in Lotus, ci ha abbandonato al primo giro... e tutto il resto, più o meno, è stato noia.
Massa ha provato a stupirci con effetti speciali, ha compito dei sorpassi degni di nota ed ha provato anche a tener testa al suo compagno di squadra preferito. Peccato quell'entrata a cambiar gomme compiuto ad un giro di distanza tra lui e Alonso, che non solo li ha riportati in pista nell'ordine inverso... ma è anche riuscito a piazzare tra i due almeno un paio di vetture. Come questo sia scientificamente possibile ancora non è chiaro a nessuno. Il cavallino stratega.
ROS the best of the rest
Se Alonso e Massa, in due, hanno portato a casa un bottino di 14 punti (Alonso quintolo + Massa 8°), Rosberg, da solo, ha fatto cirulla: podio e 15 punti. Uniti ai 6 di Hamilton, è facile intuire come anche il secondo posto costruttori sia sempre più nelle mani del team tedesco... e sempre meno in quelle dell'italiano.
Ancora sul podio: Webber che, dopo essere stato autore di un'altra pessima partenza, deve solo ringraziare di essere lì. Perdendo almeno tre posizioni a gara, solo che alla partenza, non vedo che cosa abbia da recriminare al compagno di squadra.
Vettel, del resto, già che non ha più un accidente da perdere, potrebbe seriamente pensare di farsi da parte una volta o l'altra, ma forse non è nel suo DNA. Sicuramente lo è decidere di far arrabbiare gli altri... o prendersi giorco di loro. Un chiaro esempio è stata la nuova serie di doughnut (che poi sarebbe ciambelle, in italiano) sull'asfalto quale segno di burla e di sberleffo nei confronti della sanzione ricevuta in India. Horner ha dichiarato di essere pronto a pagare per tutte le future ciambelle di Vettel (e ci mancherebbe altro), io sono certa che, se anche gli dovessero raddoppiare la sanzione solo che per la recidiva, pagherebbe con ancora maggiore soddisfazione... e tirerebbe avanti la solfa fino al Brasile. Sarà per questo motivo che, per ragioni non chiare, ne spiegate, ne spiegabili, a questo giro si è deciso che nessuna multa gli possa essere comminata.

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