domenica 6 luglio 2014

Silverstone 2014 - Preliminari

Tutto ebbe inizio in un caldo ed umido pomeriggio inglese, sotto una leggera pioggerellina. Qualcuno oserà lamentarsi che piove troppo poco rispetto alle aspettative, altri che pioverà troppo rispetto all'asciutto che si preannunciava. Il problema è che qua, già dai primi 15 minuti di qualifiche, è stato chiaro a tutti che le condizioni meteo sono quanto mai incerte: cambiano ogni 2 minuti netti ed il merito va a chi riesce ad adattarsi meglio al cambiamento.
Saranno tristi in Ferrari, con Alonso e Raikkonen fuori in Q1 con tempi che farebbero urlare allo scandalo anche un muto. Soprattutto per quella decisione che pareva giusta (Mazzoni dixit) di montare le gomme da asciutto sotto una pioggia torrenziale. Tristezza e disappunto anche da parte dei commentatori RAI dove vorrebbero, vorrebbero veramente tifare Ferrari e difendere l'operato dei loro idoli... ma Capelli insiste: un pilota in queste condizioni si deve imporre! Parole grosse.
Saranno tristi anche in Williams, dove Massa celebra il proprio 200esimo GP ma, comunque, insieme al compagno di squadra Bottas, è stato sbattuto fuori in Q1. Unica nota positiva per loro è comunque quello di essersi piazzati, nonostante tutto, davanti alle Ferrari.
Sarà triste pure Hamilton stato in grado di mantenere la pole fino all'ultimo giro veloce... degli altri! Perchè il suo non è pervenuto e per questo motivo si ritroverà a partire in sesta posizione. Neanche quintolo, perchè quintolo è solo uno, ed oggi gli piacerebbe essere quintolo. Sesta posizione, umiliato e sconfitto anche dalla Force India di Hulkenberg, per dire. 
Saranno invece felici in Marussia ed in Sauber dove la defaillance Ferrari, ma anche quella Williams gli hanno permesso di faticare un po' meno per poter avanzare un pochino in griglia di partenza. Il gusto della Q2 non è a loro così ben conosciuto ed a questo giro se lo sono potuti andare a gustare alla grande. Il 12° posto di Bianchi è probabile che parli da solo.
Sarà felice Vettel al quale, per una volta, non è implosa la vettura da sotto al sedere ed ha agguantato una seconda posizione. Ovviamente la situazione è particolarmente precaria, questo Gran Premio più che mai, vista la ritrovata presenza di Webber ai box, probabilmente già pronto a sputargli nel serbatoio della benzina, come ormai d'abitudine.
Sarà al settimo cielo pure Button, capace di agguantare una terza posizione e di finire su quel podio virtualeche farloccamente viene costruito in fase di qualifica ma che non porta, a conti fatti, ne punti ne gloria. Però c'è. E sono solo illazioni quelle secondo le quali, anche questa volta, si sia svegliato ed sia riuscito a fare qualcosa di buono solo perchè in settimana un Ron Dennis a caso ha provato ad accennare ai media che se non avesse concluso qualcosa di buono il rinnovo del contratto se lo sarebbe anche potuto sognare.
In sostanza: il riassunto di una giornata in tre scatti.
1) Alonso amareggiato dalla situazione in cui si è andato a cacciare il bel giorno che ha firmato per andar in Ferrari... ed anche il giorno in cui ha deciso di prolungare il contratto. Che è anche peggio, perchè a quel punto poteva anche aver capito quale sarebbe stato l'andazzo per gli anni successivi.
2) Hamilton distrutto dagli eventi. Lui, il suo sobrio orecchino di brillanti ed il berettino personalizzato per l'occasione. La Union Jack che campeggia sotto la visiera, il suo sguardo sbigottito dal nuovo fiasco nelle prestazioni nel momento decisivo.
3) Rosberg e Button. Lo stupore negli occhi di Rosberg, autore della pole position, nel vederlo lì, come se gli chiedesse come è potuto accadere? e l'espressione ancor più stupefatta di Jenson nel rispondergli ma cosa ne so!

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