martedì 4 agosto 2015

I 10 fatti buffi (che mi sono persa) di Ungheria 2015

Là dove una volta anche Heikki Kovalainen ha vinto un gran premio.
1) MAG vs BUT. Li avevamo lasciati che si facevano un sacco di complimenti a vicenda, che si giuravano eterno amore e stima reciproca. Li troviamo qualche mese dopo decisamente ai ferri corti... e io ci avevo creduto veramente che andava tutto bene. Che entrambi avrebbero fatto carte false pur di non essere in squadra con Alonso... e che alla fine quello che ci aveva perso di più era proprio Button. Poi è andata che Magnussen ha ha postato una propria foto in bicicletta e Jenson gli commenta simpaticamente "Cos'è successo? Non riesci più a trovare la macchina?" Risposta scazzata del giovane che ha lasciato tutti con la bocca aperta: "L'ho persa un po' di tempo fa. La vedo spesso al MTC ma qualcuno ci ha scritto sopra il tuo nome". Pesante. 
2) ALO vs tutti. Rimasto a piedi, tanto per cambiare, nel bel mezzo delle qualifiche, si è ritrovato a spingersi la vettura sino ai box. Solo una volta arrivato sin lì gli hanno detto che comunque in pista non ci sarebbe potuto tornare. 
3) VET vs i grandi colpi di culo. Mettiamola così: sapendo di non poter essere davanti ad un televisore per tutto il fine settimana io, nel dubbio, ho studiato più di un sistema per poter recuperare la gara, nell'eventualità. Nell'eventualità che non fosse la solita menata alla quale ci ha abituati questo 2015. Nell'eventualità che non avesse vinto una Mercedes. Nell'eventualità, per dire, ed era la più remota di tutte, entrambe le McLaren fossero giunte al traguado. Fato ha voluto che tutte le eventualità si sono realizzate... ma che la sacra girandola delle maledizioni ha colpito me e tutta la tecnologia che mi circonda... e sono rimasta a bocca asciutta. Non male. Dati gli eventi ho tentato di capire cos'è successo: ho letto opinioni di grandi opinionisti, recensioni di grandi recensori, commenti di grandi commentatori... eppure, c'è una cosa che ancora non mi è chiara: come è andata la partenza. Falsa partenza compresa. Un secondo Hamilton era in pole position, un secondo dopo era per violette. Ma c'è di più: in testa alla gara non ci si è trovato il suo compagno di squadra... ma Sebastian Vettel, seguito da Raikkonen. Raikkonen. Inutile a dire che, alla lettera della critica italiana, quello che è successo è solo grazie alle grandi prestazioni di una grande Ferrari e dei suoi grandi piloti. No, del suo grande pilota. Andiamo al punto 4. 
4) RAI vs i grandi colpi di culo. E quel biglietto di sola andata per pensioneland. Mentre una Ferrari stava, forse, finalmente, dimostrando al mondo di essere una Ferrari (e non una Caterham, per dire). L'altra è implosa. 
5) BUT vs quel momento imbarazzante in cui ha capito che avrebbe dovuto indossare delle scarpette dorate. E quello in cui ha capito che, in fondo, quelle scarpette dorate non sono neanche così male (ovvero: il momento in cui ha superato la bandiera a scacchi con una vettura ancora funzionante sotto al suo sedere... racimolando persino qualche punticino iridato).

6) PER vs le grandi piroette della storia.

7) Mazzoni vs regia internazionale. Perchè... nel caso in cui non si fosse capito, il fatto che la regia internazionale abbia ripreso poco le Ferrari è solo e soltanto un grande complotto internazionale, capito? E sono anche piuttosto felice di rivelare al mondo un'altra grande bomba: lo scoop degli scoop! Ho il nome di colui il quale si trova dietro al grande complotto: Pastor Mandonado. Perchè la colpa è sempre la sua, no?
8) MAL vs la bandiera a scacchi. Ci ha provato. Non ci è riuscito: 14esimo, che affronto per uno come lui che si impegna sempre moltissimo per terminare le gare in anticipo. Comunque sanzionato.
9) ALO vs la mala suerte... di essere nuovamente quintolo. E di doverne essere persino felice.
10) KVY vs che cosa ci faccio qui? E ce lo domandiamo anche noi comunque. I fatti sono i seguenti: Hamilton vince, Hamilton perde, Rosberg non sa quale sia il suo ruolo nel mondo, Vettel non si fa cogliere impreparato, Raikkonen implode sotto al peso delle macumbe, Kvyat finisce sul podio. A caso. Ma poteva essere anche Hulkemberg. A caso, pescando nel mucchio.

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