mercoledì 23 settembre 2015

I 10 fatti buffi di Singapore 2015

1) Il passeggiatore molesto vs 6 mesi di reclusione. Vettel giurerebbe che il passeggiatore misterioso sia stato mandato in pista solo e soltanto per dargli fastidio: un passeggiatore complottista ritrovatosi sulle vie cittadine di Singapore sotto richiesta espressa della Mercedes, o della Red Bull, al solo fine di far entrare la safety car e azzerargli tutto il vantaggio di gara. Ovviamente il passeggiatore matto non era altro che un matto: uno riuscito ad entrare in pista nel bel mezzo della gara... così... solo per attraversare la strada. Tutta la scena ha avuto in nonsochè di paranormale, non era di certo il primo nè sarà mai l'ultimo ad aver tentato il folle gesto. Eppure di solito la faccenda ha sempre avuto una sua ragione, una causa per cui protestare, una piaga sociale per cui lamentarsi... questo tizio ha solo attraversato la strada, in un momento in cui non passava nessuno, per poi rientrare al di là delle barricate autonomamente. Non proprio il colpo d'adenalina di cui avremmo avuto bisogno per risvegliare le sonnolente notti di Singapore ma... ok. Tutto bene quel che finisce bene: tranne che per il passeggiatore per direttissima, sul quale paiono pendere già sei mesi di reclusione.
2) Alonso vs la mala suerte. Al sabato aveva tentato di fare lo sborone: aveva promesso di entrare in zona punti alla prima curva e di rimanerci sino alla fine. Alla prima curva è rimasto in 11esima posizione, la bandiera a scacchi non l'ha proprio vista. Amen.
3) Jenson Button vs i panni sporchi, che andrebbero lavati in casa ma... vabbè. Jenson Button sta invecchiando: lo dice l'anagrafe, lo dice la scienza, lo dicono i fatti. Non è più in grado di tenersi un cecio in bocca, di sorridere e mentire con classe, di raccontare al mondo che tutto va a gonfie vele mentre, sotto sotto, è tutta una merda! Jenson Button si sta trasformando lentamente in una di quelle vecchie signore che alla fermata dell'autobus ti guardano e ti dicono che sei vestita male. In realtà vorrebbe solo pensarlo ma con l'età sono venuti inesorabilmente meno i freni inibitori, sono saltati i filtri posti tra testa e bocca e, tutto quello che gli passa per la mente, finisce inesorabilmente per essere esternato. Lo abbiamo visto, casualmente, in un sabato pomeriggio qualsiasi, chiedere alla radio se, per caso, la vettura di Alonso, che avrebbe portato in pista certe migliorie di chessoio, andasse meglio della sua vecchia carcassa. Gli hanno risposto di sì, ma lui lo sapeva già. Tutta una scusa per far sapere anche a noi come lo trattano. In gara è tutta un'occasione per comunicare in team radio che la vettura è uno schifo, ai microfoni con la stampa non c'è più nessuno che riesce a trattenerlo dallo sputare nel piatto in cui mangia. E non importa affatto che sarebbe quasi potuto finire a punti (o meglio, punto, la 10° piazza era nel suo mirino) se non ci fosse stato lo scontro con, nuovamente, Maldonado. Non importa neanche che questa faccenda dei contatti con Maldonado sembrino sempre meno degli incidenti e sempre più dei suicidi per tentare di farla finita il prima possibile: la verità è che ha preso la sua decisione per il futuro, questo lo sappiamo, anche se non sappiamo ancora quale sia. La verità di verrà rivelata a brevissimo in Giappone. 
4) Massa vs Hulkenberg. Ognuno dei due giurerebbe che la colpa sia stata dell'altro... in ogni caso entrambi, prima o dopo, sono stati costretti al ritiro e giustizia è stata fatta. I fatti sono questi: Nico è in pista, Felipe esce dal box: Felipe giurerebbe di poter tranquillamente tenere la propria traiettoria per guadagnare una posizione sull'avversario. Nico usciva da una curva a tutta velocità ed avrebbe giurato di avere la precedenza: uno non rallenta, l'altro stringe troppo, Nico prende il volo e si schianta a muro, Felipe finge di tirare avanti ancora un pochino, poi sarà la vettura a dichiarare la propria fine. Nico "guadagna" tre punti di penalità per la prossima gara. 
5) Mazzoni vs la piscina sul tetto del grattacielo a forma di barca più caro del mondo. Quando Mazzoni si mette in testa una cosa non c'è modo di fargli cambiare argomento: spesso torna a ripetersi come un disco rotto, sicuramente non è in grado di cogliere il fatto che... troppi dettagli! Mazzoni, troppi dettagli! Non interessano alla gente e non sono una vera curiosità curiosa se la ripeti ogni 10 minuti d'orologio. Se in Italia avevamo il fantasma dei capelli di Hamilton a distrarci, a questo giro la scenografia di Singapore ci ha messo del suo. Parliamone: se l'Italia è definito il bel paese ... e Singapore no! ci dovrà pur essere un motivo. Eppure lo scenario di Singapore lo ha talmente tanto entusiasmato (neanche fosse la prima volta che lo vede, a spalle del contribuente, ciao servizio pubblico) da doverci ricordare ogni istante la magnificità del grattacielo a forma di barca, sulla cui sommità si trova una piscina i cui frequentatori, per dirla con un sottile eufemismo, non hanno certo problemi di liquidità. Si tratta del palazzo la cui costruzione è costata di più 'al mondo' (probabilmente il terzo valico non partecipava al concorso) il cui tetto era affollato per assistere in via privilegiata al Gran Premio. Caro Mazzoni, non sono mai stata a bordo piscina del palazzo più costoso del mondo ma, visto così, sono piuttosto certa che da quel tetto della pista non si vedano altro che una serie di puntini colorati (a.k.a. le vetture). Se poi di questi puntini uno è fermo da quale parte, allora si può individuare con una certa facilità una McLaren. 
6) Verstappen vs ordini di scuderia: NO! Piccolo e sovversivo: non ha ancora capito che bisogna obbedire alla maestra, altrimenti questa ti sputa nel serbatoio e ti puoi scordare di terminare le sei gare che ancora mancano alla fine del mondiale. 
7) Ferrari vs le grandi sbornie della storia. Vettel in conferenza stampa: 'Champagne hits me more than I thought so I better stop talking'. Quattrovolte campione del mondo... e non regge l'alcol: questa è la verità. Non so come sia messo attualmente Raikkonen ma, il solo fatto che fosse, anche lui, paonazo in viso e sorridente (addirittura!!) in effetti non sono proprio indici di sobrietà.
Ma le grandi sbornie della storia non sono mica (solo) queste: sono queste e molte altre, come il tifo ferrarista che pare essere tornato in grande auge da quando c'è Vettel che è tornato a vincere qualcosa per loro. Ancora si dovevano spegnere completamente i fuochi di Monza, patria dell'autocelebrazione per eccellenza, che le Mercedes hanno dato forfait, ridando ai due cavallini rampanti un po' di voglia di sperare in qualcosa che abbia un senso. E poi c'è twitter, poi c'è tumbler (che non frequento, ma di cui ho sentito dire cose sfavillanti), ci sono i social networks in generale e c'è l'internet, nella sua forma peggiore. Quella che confonde anche un po' di sano tifo con un certo populismo sportivo, con le sue frasi fatte e la demonizzazione del nemico a tutti i costi. Che poi giusto un anno fa il nemico era Vettel, ma questo è un altro conto. 
Nessuno tuttavia a riconoscere che Raikkonen, ancora una volta, pare aver portato a casa il minimo sindacale. Ma sono due Ferrari sul podio, alla salute.
8) Hamilton vs la mala suerte. Quale sortilegio ci fosse sulle due Mercedes a Singapore nessuno lo ha ancora capito... però ce ne dev'essere sicuramente stato uno sopra. E non si tratta solo della curva maledetta capace di mandare in folle tutte le vetture al solo loro passaggio: qualcosa di più, che ha preso il via al sabato, quando Hamilton non è riuscito a piazzarsi niente di meglio che quintolo (intanto ora sono amici, no?) e peggio ancora se la è cavata Rosberg, non pervenuto. In gara le cose sono andate peggio che mai: impossibile riuscire a tirare fuori l'ormai ben noto potenziale delle vetture... prima che Hamilton finisse direttamente ai box, ritirato ed umiliato dalle domande di Stella Bruno, a piangere sui punti versati. In realtà ha abbastanza vantaggio iridato da potersi permettere questa ed altre due gare in DNF probabilmente... però non si sa mai. E poi c'è anche questa faccenda di Rosberg (per l'occasione giunto pure miracolosamente quarto) convinto di potercela ancora fare che sta diventando noiosa nel frattempo.
9) Maldonado vs 2016. La notizia è ufficiale: Maldonado sarà in pista nel 2016, mettetevi tutti la mani tra i capelli ed iniziate semplicemente a domandarvi: quali santi ha in paradiso?
10) Ricciardo vs the fastest lap. Perchè qualcosa queste Ferrari glielo dovevano pur lasciare.

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