domenica 7 settembre 2014

Italia 2014 - Qualifiche


Qualifiche del Gran Premio di Monza: sento odore di diludendo. 
Queste qualifiche probabilmente potranno essere considerate deludenti da molti punti di vista. Di è trattato più che altro di una sessione di qualifiche senza particolari colpi di scena. Chi doveva uscire al primo turno lo ha fatto. Chi doveva al secondo lo ha fatto. Raikkonen compreso. Chi doveva arrivare in prima fila lo ha fatto. L'unica incognita, nonché anche questa sia una novità, su chi dei due Mercedes l'avrebbe spuntata. 
Le carte non sembravano affatto essere a favore di Nico Rosberg che, in mattinata, in sessione di prove libere, era rimasto appiedato e la speranza di avere indietro la macchina in tempo utile era ormai l'ultima cosa da fare. A conti fatti, in sostanza, essere almeno giunto in prima fila pare un sollievo. Della sua pole position si crogiola invece Lewis Hamilton, gaudente della ritrovata serenità in qualifiche che, senza incendi, freni rotti o altri eventi superiori, finalmente sono andate liscie liscie come l'olio. Roba che indossare una bella giacchetta dorata come quella che ha messo per la premiazione di GQ per festeggiare è ancora poco. 
Disastro disastroso in casa Ferrari. Raikkonen esce in Q2 senza che la cosa in realtà sorprenda nessuno. Alonso giunge fino in Q3 ma si piazza solo settimo. O giù di là. Meglio di lui Mercedes, Williams e McLaren. I due della McLaren, tra l'altro, sarebbero da premiare con il riconoscimento per le migliori pubbliche relazioni dell'anno per essersi entrambi stupiti moltissimo per le prestazioni che l'auto sembra avere da tutto il week end. Nella speranza, ovviamente, che rimangano tali fino alla giornata conclusiva. Tra l'altro degno di nota il taglio di capelli di Magnussen
Tutto ciò mi fa giusto venire in mente una vignetta letta l'altro giorno e che ho messo in apertura di post: a priori quest'anno si preannunciava carico di aspettative. Ci immaginavamo una lotta feroce tra Alonso e Raikkonen. Ci immaginavamo che Vettel ci provasse almeno un po' a tenersi la corona in testa. E che tutti e tre potessero fare faville. La verità è che ci ritroviamo davanti ad Hamilton e Rosberg che si prendono a bicellate e tutto ruota intorno a loro. Per la cronaca, quello che mi fa più ridere dell'intera vignetta è Ricciardo. I due bimbi targati mercedes litigano ed il mondo non parla d'altro, non cerca altra notizia, non aspetta altro che aggiornamenti sulla vicenda. Ci pensa quindi la Ferrari, più bisognosa di cure ed attenzioni che mai, a cercare di spostare un po' gli elementi in gioco, facendo trapelare notizie, mandando in giro voci in grado di calamitare tutte le attenzioni su di loro. Mentre, di certo, non si può dire che siano le prestazioni in pista a fare notizia, il mondo stava scrutando con fare assassino ogni movimento del corpo di Lewis e Nico alla ricerca di indizi sulle reali condizioni del rapporto. Abbiamo letto di Rosberg giunto nel paddock più di un'ora prima rispetto a Lewis. Abbiamo letto dei due muffin che si è mangiato nell'attesa. Dei selfie di Hamilton e delle risate fatte insieme ad Alonso in sala stampa. 
Ma Bottas cosa sta guardando?
Prima di conoscere anche dei turni per andare al gabinetto, ecco interventutomil team del cavallino assonnato: può essere che Montezemolo dia le dimissioni dalla Ferrari. Non si sa quando, non si sa perchè. Anzi, il perchè lo si sa. Ciò che più conta è che non si sa se sarà veramente così. La notizia è forte in ogni caso e, sin dalla prima mattina, ogni reporter in zona Monza ha aspettato il buon Luca davanti ai tornelli del paddock, sperando in un suo cenno. Così non è stato. Quindi lo hanno inseguito in pista, nel paddock, nel motorhome ed anche mentre si sbaciucchiava Alonso. Mai che avesse il ciuffo fuori posto: ma che lacca usa? Di dimissioni ancora neanche l'ombra... Ma tutti ora parlano di loro. In chiusura, già che si parla di Ferrari, una perla mazzoniana che tanto mi ha fatto riflettere e tanto mi ha fatto sorridere. Dopo il raggiungimento dell'agognata settima piazza, al buon Gianfranco, dalla cabina Rai, non gli resta altro che constatare come "a giochi regolari, Alonso, non ce l'ha fatta". Per dire che riesce solo se si gioca in modo irregolare? Per dire che per farcela devono morire i primi sei davanti a lui? Per dire che... Mazzoni? Ti prego, questa spiegacela.

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